Si può perdere peso durante l’allattamento? Ecco 4 accorgimenti importanti
Volete perdere peso durante l’allattamento? Ecco 4 accorgimenti importanti:
Quando si tratta di voler perdere il peso dopo una gravidanza e un parto, non ci sono giudizi che possono essere positivi o negativi,spetta a ogni singola madre fare ciò che ritiene più giusto rispetto alla sua situazione individuale fisica ed emotiva.
Alcune madri vogliono perdere i chili che ritengono in più,presi durante la gravidanza.
Per altre madri invece,la perdita di peso non è sulla lista delle priorità, o almeno non lo è per lungo tempo.
Se una madre che allatta desidera perdere peso, in particolare nel periodo subito dopo la nascita, potrebbe chiedersi se affrontare una “dieta” è sicuro per Lei e per la/il sua/o bambina/o.
Ebbene, la buona notizia è che è possibile perdere peso in modo sicuro durante l'allattamento.
Tuttavia, ci sono alcune cose da tenere a mente.
Qui troverete 4 consigli per quanto riguarda la perdita di peso durante l'allattamento.
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Materiale Genetico nel Latte Materno
Come ben sappiamo il latte è specie specifico, quindi il latte materno umano è il cibo che la natura ha scelto per i bambini/le bambine umani/e.
Per questa ragione la scienza non ha dato molto spazio (almeno fino ad ora) a studi che ne dimostrassero l’importanza…Sarebbe un po’ come studiare l’importanza dell’aria per la sopravvivenza della specie umana.
Tuttavia, la ricerca ha fornito una straordinaria quantità di prove scientifiche a proposito dell’importanza del latte materno e dell’allattamento per i bambini/le bambine e le loro madri.
Sam 2016 : I Vostri Racconti di Allattamento
Sono Francesca, mamma di Emma che ha compiuto un anno il 16 settembre.
La mia storia, anzi la nostra storia, di latte, è iniziata in modo un po' burrascoso, ma forse è proprio la serie di ostacoli che abbiamo dovuto superare che l'ha resa ancora più bella, quasi magica direi.
Sono una giornalista di cronaca nera e un po' per deformazione professionale, un po' per carattere non sono mai stata quel genere di ragazza che vede tutto rosa e fiori e che sogna la maternità da quando era bambina. Ma a 28 anni, con un divorzio già alle spalle (ebbene sì mi ero sposata giovanissima, ma con l'uomo sbagliato...) la voglia di diventare mamma ha preso il sopravvento. Dopo alcuni mesi di ricerca è arrivato il test positivo. Poi la gravidanza, con qualche problemino ma quella è un'altra storia...
Infine il parto: l'esperienza più bella, potente ed emozionante della mia vita. Quando quel batuffolo di ciccia con gli occhi grandi mi si è accoccolato sul petto ho capito che tutto ciò che di bello avevo provato fin lì non poteva chiamarsi felicità. Perché la felicità era dare la vita.
Dare la vita contemporaneamente a una bambina, a una mamma e a una famiglia.
Allattare è Difficile?
Se non avete mai allattato al seno prima d'ora, forse vi starete chiedendo: “E' difficile allattare?"
In primo luogo, diamo un rapido sguardo ad alcune importanti statistiche sull'allattamento al seno.
Le principali organizzazioni sanitarie mondiali raccomandano l'allattamento al seno esclusivo fino a 6 mesi e poi di continuare l'allattamento al seno fino ai 2 anni e oltre, affiancando altri alimenti complementari.
In Italia quasi il 90% delle madri avvia l'allattamento al seno. Tuttavia, nonostante questo forte desiderio di allattare, i tassi di allattamento al seno esclusivo scendono in modo significativo di mese in mese dopo la nascita come segue:
Alle dimissioni - 77%
4 mesi - 31%
6 mesi - 10%
Delle donne che allattano solo il 36% dei bambini viene allattato oltre i 7 mesi e le percentuali calano ancora dopo il 1 anno.
Quindi,cosa rende così complicato l’allattamento al seno da impedire a così tante donne che desideravano allattare di non farlo o di non proseguire oltre i primi mesi?
L'allattamento al seno è pieno di difficoltà?
Cos'è e a Cosa Serve: Il Cerchiaggio Cervicale
Il cerchiaggio è un piccolo intervento, in anestesia totale, a cui viene sottoposta la gestante che presenti segnali di incontinenza cervicale (dilatazione precoce del collo dell’utero).
Durante la lieve operazione, si inserisce un nastro sintetico, (una sorta di fascetta di materiale non assorbibile) che viene annodato alla cervice, per impedire che l'utero si raccorci e, conseguentemente, si dilati. Lo scopo principale, quindi, è quello di rafforzare il collo uterino per evitare un parto pretermine, ovvero un parto che avviene tra la 20ma e la 37ma settimana di gravidanza.
In genere, tale complicazione al canale cervicale si presenta in diverse circostanze e dipende dalla difficoltà delle pareti di sopportare il peso del feto, del liquido amniotico, della placenta e di altri elementi fetali. Per tali motivazioni, in genere, l’incontinenza cervicale si verifica dal secondo trimestre di gravidanza in poi, quando, cioè, l’intero organico fetale inizia a incrementarsi in peso.
Il mio bambino mi picchia. Ovvero, la fiducia nella crescita.
“Col passare del tempo i bambini acquistano l’impulso a mordere.
Questo è l’inizio di qualcosa che ha una straordinaria importanza. […]
La madre può osservare tranquillamente il bambino durante questo stadio, in cui talvolta viene distrutta dal bambino stesso, se ne è a conoscenza e può difendersi senza fare ritorsioni e senza diventare vendicativa. In altre parole, essa ha un compito da svolgere quando il bambino morde, graffia, le tira i capelli e calcia, il compito di sopravvivere. Il bambino farà il resto.
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Sam 2016: I Vostri Racconti di Allattamento
Quando rimasi incinta della mia prima stella ero disinformatissima.
Non pensavo all'allattamento perchè lo vedevo una cosa cosi naturale da non dovermi preoccupare troppo..ero piú preoccupata di trovare strategie per
non viziare mia figlia.
Mi hanno dato dei libri da leggere e li ho letti, ma mi innamorai di uno in particolare che diceva che bisognava dare dei ritmi al bambino da appena nato. E me ne innamorai proprio per questo.
Sam 2016 : I Vostri Racconti...
Eccoci..18 mesi di coccole, di tettaaaaa!!!
iniziato dopo appena un'ora dalla nascita, attaccata voracemente con tanta voglia di mamma è sempre con quegli occhioni spalancati sul mondo che ogni giorno mi fanno innamorare..
Al di là dei pregiudizi, di chi dice che la viziavo, che mi sacrificavo troppo, che sarebbe diventata dipendente...
Si...Vaglielo a dire a Lei che corre da sola serena da quando aveva 10 mesi, indipendente sempre in tutto ma bisognosa di Me, della sua Mamma ,come la sua Mamma di Lei..
Ecco mi avete fatto commuovere mannaggia a voi... :-)
Samy e Maty
18 mesi di Amore Liquido....
Sam 2016: I Vostri Racconti di Allattamento
Nuove Linee Guida sulla Tutela dei Diritti intorno alla Nascita
Il 27 settembre 2016, nel Regno Unito, sono state pubblicate delle linee guida intitolate Midwifery and Human Rights: A practitioner’s guide.
La loro nascita è stata determinata da una presa di coscienza: esiste una tangibile mancanza di consapevolezza e conoscenza sui diritti inviolabili delle donne tra le operatrici e gli operatori sanitari.
Queste linee guida, principalmente volute e promosse dalle ostetriche, intendono sottolineare il ruolo chiave dei diritti fondamentali nell’ambito dei servizi assistenziali legati alla maternità: si pensi, per esempio. al diritto alla vita, il quale ingloba anche il diritto a non essere trattate in modo disumano e la tutela della vita privata.
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