VBAC, parto vaginale dopo un cesareo: cosa è importante sapere

donna con camice seduta un letto di ospedale

Alcune donne che hanno vissuto un parto cesareo, sperano, desiderano, lottano per avere, la volta successiva, un parto vaginale.

L’American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) spiega che il parto vaginale dopo cesareo (VBAC) è sicuro, anche se alcuni medici e alcune donne non sono sempre a favore.

Ecco cosa può essere utile sapere

La storia del VBAC

Negli Stati Uniti, più di una donna su cinque dà  alla luce il proprio primo bambino o bambina via cesareo ed in Italia la media è simile. Secondo il Connection Chidlbirth, progetto di partenariato nazionale per le donne e le famiglie.

Anni fa, era una pratica comune per le donne di avere più cesarei reiterati e consecutivi.

Il tipo di incisione utilizzata all’epoca tendeva ad aprirsi durante il travaglio, così è stato ritenuto pericoloso il travaglio “di prova” dopo un cesareo (TOLAC)” spiega il Dr. James Bernasko, ginecologo nel reparto di medicina materno-infantile presso lo Stony Brook University Hospital.

La pratica continuò così fino al 1980, quando gli esperti si sono resi conto che molte donne andavano in travaglio e partorivano per via vaginale prima della data del cesareo programmato, dando alla luce senza complicazioni

Un approccio individualizzato al VBAC

Oggi in genere viene eseguita l’incisione del segmento uterino inferiore, la quale ha minori probabilità di aprirsi durante il travaglio (deiscenza).

Il rischio di rottura uterina durante il travaglio dopo un cesareo è compreso tra 0,5% e 0,9% e tra il 60 e l’80% delle donne avrà un VBAC di successo.

Le linee guida dell’ACOG affermano che un VBAC è ancora più sicuro se la motivazione del cesareo precedente è poco probabile che si ripresenti.

Secondo un sondaggio 2013 condotto dal Childbirth Connection, il 14 per cento delle donne che hanno avuto un cesareo precedente aveva un successivo parto vaginale, mentre il restante 86 per cento ha avuto un ulteriore cesareo. La stessa indagine ha mostrato che, sebbene il 48% delle donne voleva avere un VBAC, al 46% è stato negata questa opzione.

Gli esperti sottolineano come, invece di offrire un processo di counselling e un’analisi individualizzata, alcuni medici tendano ad offrire un altro cesareo come unica opzione.

Alcuni medici temono il VBAC, ne temono i rischi, sono preoccupati di avere conseguenze legali se qualcosa andasse storto.

«Non c’è dubbio che il rischio di contenzioso occupa un posto centrale nella mente di un sacco di medici”, ha detto il dottor Daniel Roshan, ginecologa di New York City.

Anche le donne stesse possono preferire per un cesareo in quanto è più facile da pianificare o per altri motivi personali.

Bilanciare i rischi e i benefici del VBAC

Le donne che hanno un VBAC hanno un più facile recupero e un minor rischio di infezioni ed emorragie.

Il VBAC diminuisce anche i rischi futuri connessi con l’esecuzione di più cesarei, come l’isterectomia, lesioni alla vescica e all’intestino, trasfusioni, placenta previa e accreta.

Secondo un rapporto dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC), le donne che hanno un VBAC hanno anche un tasso più basso di complicazioni rispetto a quelle che vengono sottoposte ad un cesareo.

Placenta previa, placenta accreta, segni di sofferenza fetale sono tutte  indicazioni legittime per un cesareo a prescindere dai parti precedenti, spiega Bernasko.

Così come le donne con una incisione verticale precedente non sono candidate ideali per VBAC; nello specifico il RCOG (Royal College of Obstetricians and Gynaecologists – UK)precisa che “E’ controindicato programmare un VBAC nei casi di donne con precedente rottura uterina o una cicatrice verticale da cesareo e per le donne che presentano altre assolute controindicazioni al parto vaginale, a prescindere dalla presenza di una cicatrice (per es. placenta previa maggiore).”

In merito all’induzione, l’ACOG e il RCOG sono concordi nello spiegare che

“Un professionista esperto dovrebbe confrontarsi con la donna sui seguenti punti: decisione di indurre il travaglio, tipologia del metodo d’induzione, decisione di accelerare il travaglio con ossitocina, tempo d’intervallo per gli esami vaginali e parametri selezionati di progressione del travaglio che potrebbero essere necessari in caso di travaglio discontinuo.

Il personale sanitario dovrebbe sapere che l’induzione meccanica del travaglio (amniotomia o catetere Foley) è associata a un rischio inferiore di rottura della cicatrice uterina rispetto all’induzione con prostaglandine. 

I dati della Cochrane suggeriscono che ci sono rischi e benefici associati al cesareo programmato e all’induzione del travaglio in donne con un precedente cesareo. Attualmente c’è una carenza di controlli randomizzati che potrebbero offrire una più affidabile evidenza scientifica ed aiutare le donne a maturare una scelta informata. Le evidenze a favore dei percorsi assistenziali stabiliti sono potenzialmente di parte, per esempio perché estratte da studi non randomizzati.

Bernasko, a sua volta, sintetizza “Un travaglio naturale dopo cesareo ha di suo più probabilità di successo di un travaglio indotto dopo un precedente cesareo” Come avere un VBAC di successo.

Riconoscendo che il cesareo è un intervento fondamentale salvavita in casi specifici e che è benefico quando è realmente necessario, così come potenzialmente dannoso quando non lo è,

la realtà è che ci sono rischi e benefici sia nel VBAC che in un reiterato cesareo elettivo.

La cosa più importante è che tu possa maturare la giusta decisione per te e la tua bambina/il tuo bambino: informati sulle varie opzioni, scindi la verità dalla finzione, conosci i tuoi diritti legali, concentrati sui fatti e rimani connessa con il tuo Sapere interiore.

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Fonti:

ACOG – Vaginal Birth After Cesarean (VBAC): Resource Overview

RCOG – Birth After previous caesarean Birth (Green-top Guideline No. 45)   – traduzione in italiano qui https://drive.google.com/file/d/0B74hHcpg5pn5eW9rekg3cUxyazQ/view?usp=sharing

The New Midwifery: Science and Sensitivity in Practice Di Lesley Ann Page,Rona McCandlish

http://www.foxnews.com/health/2016/10/23/vbac-what-every-pregnant-woman-needs-to-know.html

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